Milano – La sentenza della Cassazione secondo la quale pensare che vivere con una coppia gay comporti dei rischi per l’equilibrio di un bambino è un “mero pregiudizio” non basato su evidenze scientifiche continua a scatenare polemiche in tutto il mondo politico. nel mondo politico.
Dopo le affermazioni di Don Antonio Mazzi, “la Cassazione va contro natura”, interviene sull’argomento anche Barbara Benedettelli, scrittrice e attivista per i diritti delle vittime, candidata alla camera in Puglia e in Lombardia 1 per FDI.
“Vorrei dire a Manuela Palermi, di “Rivoluzione Civile” – ha dichiarato Benedettelli – che di studi che affermano la necessità per un essere umano di crescere con un uomo e una donna ce ne sono migliaia in tutto il mondo. La Palermi, che contesta la nostra posizione sull’affidamento dei bambini a coppie gay, definendo questa posizione “ignobile”, ci spieghi perché invece, quando si tratta di affidamento di minori in caso di separazioni coniugali, ci troviamo di fronte al problema inverso e ad affermazioni come questa “un bambino ha bisogno di tutte e due le figure genitoriali per poter sviluppare pienamente la sua personalità.
Per tutelare gli interessi egoistici degli adulti – continua – arriviamo perfino a trascinare un bambino senza rispetto per la sua dignità, come è accaduto nel caso di Padova, perché deve stare con il padre e la madre. Quello che mi rattrista è che gli interessi che tendiamo, in un caso o nell’altro, a tutelare, non sono mai quelli dei più deboli, di coloro che non sono in grado di scegliere.
Proprio ieri l’Unicef ha lanciato la Campagna “Vota per i bambini- Diritti in Parlamento” – prosegue Benedettelli – che auspica di mettere al centro dell’agenda del prossimo Governo il tema dell’infanzia. La onlus chiederà ai candidati premier alle prossime elezioni di sottoscrivere un documento di dieci punti a favore dei più piccoli. Per noi favorire i più piccoli significa perseguire il loro esclusivo interesse che, in questo caso, è quello di poter crescenze senza ferite d’identità.

