“Anci Campania rilancia le preoccupazioni espresse dal coordinamento dei Piccoli Comuni, per noi espresse da Stefano Pisani, e da molte realtà associative: la nuova classificazione dei Comuni montani, prevista dalla Legge 131/2025 e demandata al decreto attuativo, non può basarsi esclusivamente su altitudine e pendenza”. Lo ha detto Francesco Morra, presidente di Anci Campania a margine del Comitato Direttivo di ANCI Campania, durante il quale sono arrivati i saluti del presidente nazionale Gaetano Manfredi.
Chiediamo al Governo di intervenire affinché il decreto tenga conto anche degli indicatori socio-economici e infrastrutturali, garantendo un riconoscimento equo della montanità e l’accesso alle misure di sostegno per tutti i territori realmente svantaggiati”.
“Non c’è solo un tema di risorse, ed il nostro territorio sarebbe eccessivamente penalizzato, ma diminuirebbero i servizi alla persona. Sul tema – ha aggiunto – convocheremo presto altri appuntamenti di Anci Campania, ci coordineremo con le attività parlamentari da alcuni avviate e proveremo a coinvolgere il Presidente della Regione Campania Roberto Fico che sul tema ha sempre manifestato concreta attenzione”.
Per Anci “nella stesura del decreto attuativo, il Governo dovrà stabilire con equilibrio i parametri altimetrici e di pendenza, evitando misure estreme che cancellerebbero di fatto dalla mappa della montagna italiana vaste aree del Mezzogiorno”.
Al tempo stesso, l’associazione ha proposto “di conservare lo storico criterio del ‘totalmente montano’, applicando poi ulteriori indicatori socio-economici e infrastrutturali per modulare l’intensità dei benefici senza alterare il riconoscimento giuridico della montanità, valutando ogni utile deroga e immaginando meccanismi premiali per chi promuove la partecipazione a forme giuridiche come l’ Unione dei Comuni”.


