Pompei, Coldiretti: il futuro dei fiori italiani tra sostenibilità e boom dell’agriwedding

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Coldiretti

La floricoltura italiana guarda al futuro puntando su sostenibilità, innovazione e nuove opportunità di mercato. È questo il quadro emerso dal Congresso nazionale del Fiore, organizzato da Coldiretti e dalla Consulta Florovivaistica a Pompei e Castellammare di Stabia, che ha riunito esperti, imprenditori e rappresentanti del settore per tracciare le linee guida della crescita nei prossimi anni. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, il presidente della Consulta Mario Faro e la coordinatrice Nada Forbici.

Il comparto florovivaistico, che nel 2024 ha raggiunto il valore record di 3,3 miliardi di euro, si conferma un pilastro dell’agroalimentare nazionale e punta a superare ulteriormente questo traguardo. A guidare lo sviluppo sono soprattutto la sostenibilità ambientale e l’adozione di tecnologie avanzate: materiali a chilometro zero per sostituire torba e fibra di cocco, vasi biocompostabili in fase di sperimentazione, impiego di energie rinnovabili per il riscaldamento delle serre e sistemi di agricoltura 4.0 per ridurre i consumi idrici. Innovazioni che rispondono alle nuove sensibilità dei consumatori e rafforzano il ruolo delle circa 19mila imprese attive nel settore.

Una delle frontiere di maggiore crescita è rappresentata dall’agriwedding, un mercato nato come nicchia e oggi stimato in oltre 300 milioni di euro. Matrimoni green, cerimonie in vigna e allestimenti con fiori rigorosamente italiani sono tra le scelte più richieste dalle coppie, anche grazie alla forte espansione del destination wedding. Parallelamente cresce l’interesse per le piante da interno – come Sansevieria, Chamadorea, Yucca e Ficus – apprezzate per la loro capacità di purificare l’aria, come dimostrato da una ricerca Coldiretti-CNR.

Durante il congresso una trentina di floral designer e wedding planner europei hanno realizzato installazioni con oltre 60mila fiori e mille piante, poi donate in parte alle scuole di Castellammare e al Santuario di Pompei, anche in omaggio al nuovo santo Bartolo Longo.

La Consulta florovivaistica ha infine illustrato un piano strategico che punta su innovazione tecnologica, internazionalizzazione, rafforzamento del marchio Made in Italy e nuovi servizi personalizzati, con l’obiettivo di consolidare la competitività del settore in chiave sostenibile e globale.

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