È partito ufficialmente il conto alla rovescia per la 22esima edizione del Memorial Michele De Gruttola, l’evento di beneficenza che ogni anno, a un mese dal Natale, riunisce centinaia di persone nel segno della solidarietà. L’appuntamento è fissato, come da tradizione, presso la sala Incontro Ricevimenti, dove musica, testimonianze ed emozioni accompagneranno una serata dedicata al ricordo e all’aiuto verso chi vive situazioni di difficoltà.
Quest’anno il Memorial si arricchisce di un obiettivo particolarmente significativo: donare un pulmino al centro di riabilitazione Valleluogo dei “Silenziosi Operai della Croce”, fondamentale per garantire il trasporto quotidiano di bambini e adulti che necessitano di terapie e assistenza. I volontari dell’associazione spiegano:
“Vogliamo offrire un mezzo che possa facilitare l’accesso alle cure e rappresentare un sostegno concreto alle famiglie. Un piccolo gesto che può diventare una grande speranza”.
Il ringraziamento va, come sempre, alle attività commerciali che ogni anno contribuiscono con donazioni, materie prime e premi per la pesca di beneficenza, permettendo che l’intero ricavato sia devoluto ai progetti umanitari.
Una storia nata dal dolore e trasformata in speranza
Il Memorial trae origine da una tragedia: il 17 ottobre 2001 la famiglia De Gruttola perde Michele, 29 anni, vittima di un incidente stradale nel foggiano. Una ferita profonda che trova conforto nella fede e nella volontà di trasformare il dolore in un gesto d’amore.
Il 5 ottobre 2002, giorno in cui Michele avrebbe compiuto 30 anni, familiari e amici organizzano il primo memorial. L’obiettivo è chiaro sin da subito: raccogliere fondi per aiutare i bambini bisognosi, la vera gioia della vita di Michele.
Nel 2002 prende forma il primo grande progetto: sostenere la nascita di un centro di accoglienza per bambini nello Stato di Piauí, in Brasile. Dopo un viaggio conoscitivo, i volontari decidono di impegnarsi totalmente nella missione. Nasce così l’associazione di volontariato “Michele De Gruttola”, che negli anni finanzierà la costruzione del centro, inaugurato nel 2005 e intitolato proprio alla memoria del giovane arianese.
Un percorso che continua
Da allora, il Memorial è diventato un appuntamento irrinunciabile.
“La provvidenza divina ci ha guidati – raccontano dall’associazione – e il ricordo di Michele continua a ispirarci, anno dopo anno”.
Oggi la missione non si limita più al Brasile, ma sostiene anche iniziative sul territorio italiano, confermando un impegno costante verso le persone più fragili.