“Mi auguro che questa lunga guerra punica tra Fico e De Luca termini quanto prima”. Con queste parole, Clemente Mastella, sindaco di Benevento e leader di Noi di Centro, interviene nel dibattito politico che da settimane agita il campo del centrosinistra campano.
L’ex ministro della Giustizia ha lanciato l’appello a Melizzano, nel cuore del Sannio, durante un incontro con Roberto Fico, candidato del cosiddetto “campo largo”, e con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Mastella ha espresso la sua preoccupazione per il clima di scontro continuo tra il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e l’ex presidente della Camera. Una contrapposizione, a suo dire, che rischia di indebolire la coalizione e di favorire la disaffezione degli elettori.
“È necessario – ha dichiarato – avviare un dialogo costruttivo sul percorso delle cose fatte e di quelle ancora da fare. Se questa situazione va avanti, finisce che la gente manda tutti al diavolo. Con questo stillicidio costante, l’elettorato del centrosinistra potrebbe scegliere di non andare a votare”.
Il leader di Noi di Centro, che negli ultimi mesi ha rilanciato il suo movimento a livello regionale, invita quindi alla responsabilità politica e a una ricomposizione interna che eviti lacerazioni irreparabili. “Le divisioni non fanno bene a nessuno – ha aggiunto –. In questa fase serve un fronte riformista unito, capace di parlare ai cittadini e di rispondere ai problemi reali, non di perdersi in battaglie personali”.
L’appello di Mastella arriva in un momento delicato per il centrosinistra campano, impegnato a trovare una sintesi tra le varie anime in vista delle prossime scadenze elettorali. Il primo cittadino di Benevento, con il suo stile pragmatico e diretto, si propone come voce di equilibrio e come promotore di un confronto politico fondato su rispetto e concretezza.
“Serve – ha concluso – una tregua politica, un momento di riflessione comune per non disperdere il patrimonio di consenso e di idee costruito negli anni. Solo così si può tornare a parlare al Paese e alle persone con credibilità”.


