Montesarchio, aggressione: restano in carcere i quattro giovani

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Restano in carcere i quattro giovani coinvolti nel gravissimo episodio di violenza avvenuto a Montesarchio nella notte tra sabato e domenica. Il gip Maria Di Carlo del Tribunale di Benevento ha convalidato gli arresti e disposto la custodia cautelare in carcere per Antonio Ianaro (20 anni), Osvaldo Masone (19), Donato D’Agostino (19) e Nicolò Palermo(19), tutti difesi da diversi legali. I quattro sono indagati per tentato omicidio nei confronti di Gaetano, un 17enne di Vitulano attualmente ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Pio.

Secondo quanto riportato nell’ordinanza, il giudice ha ritenuto che sussista un concreto pericolo di reiterazione del reato, vista la ferocia dell’aggressione, avvenuta anche quando la vittima era ormai a terra, inerme e con il corpo martoriato. Si sarebbe trattato di una vera e propria spedizione punitiva, nata da vecchi rancori e scontri tra giovani di Benevento e Foglianise, con precedenti episodi registrati nei mesi di giugno e agosto a Foglianise e Pietrelcina.

L’inchiesta, condotta dai Carabinieri e coordinata dal pm Marilia Capitanio, ha permesso di ricostruire nei dettagli quanto accaduto grazie all’analisi dei filmati delle telecamere, dei cellulari e alle testimonianze raccolte. Tutto sarebbe iniziato intorno all’una di notte, quando – secondo gli inquirenti – una telefonata o un post sui social avrebbe avvisato i ragazzi di Benevento che alcuni membri del gruppo di Foglianise si trovavano in un locale di Montesarchio.

Nel giro di poco, dal capoluogo sarebbero partite quattro auto – un’Alfa Romeo Mito, due Fiat Panda e una Grande Punto – con a bordo, oltre ai quattro arrestati, altri giovani provenienti da Benevento, San Giorgio del Sannio, San Nicola Manfredi e Paduli. In totale sarebbero state coinvolte tredici persone. Giunti alla rotonda Cirignano, luogo dell’aggressione, i ragazzi avrebbero circondato il 17enne e il suo gruppo, scatenando una rissa violentissima culminata con il pestaggio che ha ridotto in fin di vita il giovane di Vitulano.

Le indagini proseguono per accertare eventuali altre responsabilità e chiarire i ruoli dei partecipanti. Intanto, la comunità caudina resta sconvolta da un episodio di brutale violenza che riaccende l’allarme sulle bande giovanili e sul crescente clima di tensione tra i gruppi della zona.

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