Sant’Angelo dei Lombardi, anziano scomparso da 40 giorni trovato privo di vita

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Un contesto di mistero avvolge la drammatica scoperta avvenuta nel pomeriggio di oggi a Sant’Angelo dei Lombardi: il sessantottenne Giuseppe Scuotto, scomparso da oltre quaranta giorni, è stato ritrovato privo di vita dentro un pozzo chiuso, situato a breve distanza dalla sua abitazione in Contrada Ruggiano.

Secondo quanto riportato, il pozzo non era protetto da un vero e proprio chiavistello né dotato di sistema di chiusura sicuro: pare fosse soltanto coperto, ma non in modo tale da impedire totalmente un accesso. Ciò porta gli inquirenti a escludere che la vittima stessa possa aver provveduto a chiudere l’apertura.

La scoperta del corpo ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Avellino, che hanno recuperato la salma, mentre i Carabinieri del Nucleo Investigativo — coordinati dal Servizio Investigazioni Scientifiche (SIS) — hanno avviato i rilievi del caso. L’area è stata sottoposta a sequestro e gli accertamenti sono seguiti dalla Procura della Repubblica di Avellino, con la pm Antonella Salvatore a coordinare le indagini.

Tra i principali interrogativi al centro dell’attività investigativa vi è la questione della tempistica: perché il pozzo non è stato ispezionato durante le ricerche condotte nei giorni e settimane successive alla scomparsa? Inoltre, non è chiaro se il pozzo fosse già chiuso al momento delle indagini iniziali o se sia stato sigillato successivamente.

Un altro punto cruciale riguarderà l’autopsia: l’esame medico-legale richiesto dalla Procura potrà chiarire la causa del decesso e stabilire se si tratti di incidente, malore o episodio doloso.

In precedenza, Scuotto era scomparso dalla casa della figlia proprio nella contrada Ruggiano, senza lasciar tracce. Le ricerche si erano estese su vaste aree del territorio, ma senza esito fino al tragico rinvenimento odierno.

La vicenda ha suscitato forte attenzione anche per il contrasto tra il tempo intercorso e la scoperta così ravvicinata all’abitazione della vittima: risulta difficile comprendere come il pozzo — a pochi metri di distanza — non fosse stato preso in considerazione in precedenza.

Al momento, l’assenza di elementi certi lascia aperte diverse ipotesi e la comunità locale attende con apprensione l’esito degli accertamenti, nella speranza che gli inquirenti riescano a fare chiarezza su questa vicenda che intreccia dolore, mistero e domande irrisolte.

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