È stato fissato al 3 febbraio 2026 il processo d’appello per Lucio Iorillo, 65 anni, di Frasso Telesino, assolto il 21 marzo scorso dal gup Loredana Camerlengo – con rito abbreviato – dall’accusa di essere il mandante dell’omicidio di Giuseppe Matarazzo, il 45enne ucciso il 19 luglio 2018 davanti alla sua abitazione in contrada Selva. La sentenza di assoluzione è stata impugnata da Procura e parti civili. I familiari della vittima sono assistiti dall’avvocato Antonio Leone.
Nella stessa data si terrà anche il nuovo giudizio di secondo grado per Giuseppe Massaro, 59 anni, e Generoso Nasta, 34 anni. Per loro la Cassazione, a maggio 2024, ha annullato l’assoluzione pronunciata il 14 marzo 2023 dalla Corte d’assise d’appello di Napoli, disponendo un ulteriore processo. La Corte, lo scorso settembre, ha nominato un nuovo perito per la pistola calibro .357 Magnum.
Secondo la ricostruzione della Procura, Iorillo avrebbe commissionato l’omicidio come vendetta nei confronti di Matarazzo, che un mese prima di essere ucciso aveva terminato di scontare la condanna a 11 anni e 6 mesi per gli abusi sulla figlia del 65enne, la 15enne suicidatasi il 6 gennaio 2008.
Massaro è accusato di aver fornito l’arma – legalmente detenuta e ritrovata nella sua cassaforte un mese dopo l’omicidio – e l’auto, una Fiat Croma, mentre Nasta sarebbe stato l’esecutore alla guida del veicolo. Secondo l’accusa, Iorillo avrebbe pianificato il delitto per lungo tempo, cercando esecutori anche durante la detenzione e pattuito un compenso di 20mila euro, parte del quale già versato. L’uomo avrebbe inoltre costruito un alibi incontrando terze persone nel pomeriggio e nella sera del 19 luglio 2018


