Sant’Angelo dei lombardi, aule gelide e sicurezza a rischio: la protesta dei genitori del Liceo Linguistico

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Sant’Angelo dei Lombardi – Nel pieno del 2025, in uno dei luoghi simbolo della rinascita post-terremoto irpino, si torna a parlare di scuole non a norma, spazi inadeguati e condizioni ambientali difficili da sostenere. A sollevare l’allarme sono i genitori degli studenti del Liceo Linguistico, che denunciano una situazione definita “inaccettabile e pericolosa”.

Gli alunni, da due anni, frequentano le lezioni nell’edificio che un tempo ospitava gli uffici dell’INPS, trasferiti qui in via provvisoria per esigenze logistiche. Ma quella soluzione temporanea, secondo famiglie e studenti, si sarebbe trasformata in un problema: “Chiediamo risposte certe e documentate – spiegano i genitori – perché temiamo che la struttura non rispetti gli standard di sicurezza previsti dalla normativa vigente”.

A preoccupare non è soltanto la conformità dell’edificio, ma anche le condizioni climatiche all’interno delle aule. Con l’arrivo del maltempo, infatti, le temperature sono precipitate: “In questi giorni i ragazzi hanno seguito le lezioni a dieci gradi. Dieci. È impensabile che nel 2025 si debba stare in classe col giubbotto, quando la normativa nazionale impone ben altre condizioni”.

Oltre al freddo, c’è la questione sicurezza: uscite di emergenza interne e non esterne come richiesto, infissi vecchi e malfunzionanti da cui entra aria gelida, spazi giudicati dalle famiglie “totalmente inadeguati”. A tutto questo si aggiunge l’isolamento dagli altri indirizzi dell’istituto: “Siamo distaccati dal resto della scuola – denunciano ancora i genitori – come se i nostri figli fossero studenti di serie B. Nella sede centrale il riscaldamento funziona, gli spazi sono adeguati, mentre nel nostro plesso è tutto più complicato”.

Il malcontento è ormai sfociato in un appello formale rivolto alla dirigenza scolastica, al sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, all’Ufficio scolastico provinciale e al prefetto di Avellino. Le famiglie chiedono interventi tempestivi, verifiche tecniche e una pianificazione chiara che permetta agli studenti di proseguire l’anno scolastico in condizioni dignitose e soprattutto sicure.

“Non vogliamo polemizzare – concludono i genitori – ma tutelare i nostri figli. Questa situazione non può più essere ignorata: serve una risposta concreta, e serve adesso”.

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