Resta estremamente delicata la situazione lungo la strada provinciale che collega i comuni a valle al santuario di Montevergine. Il grave smottamento verificatosi nella serata di ieri ha imposto l’immediata chiusura al traffico: il transito veicolare è tuttora interdetto. Una foto diffusa dall’ingegnere Davide Bolognese restituisce pienamente la gravità del cedimento.
Le verifiche tecniche sono in corso per valutare l’entità del danno e programmare gli interventi necessari al ripristino in sicurezza della viabilità. A essere coinvolti sono i comuni di Mercogliano e Ospedaletto d’Alpinolo, entrambi in forte allerta.
Il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, esprime tutta la sua preoccupazione:
«La situazione è complessa, critica già dalla notte scorsa. La priorità è riaprire almeno un passaggio per i mezzi di soccorso. Le alternative presentano difficoltà, come la galleria vicino alla base Nato, che rende necessario un senso unico immediato. Oltre agli interventi urgenti, serviranno opere importanti, di cui parleremo col nuovo presidente della Regione Campania, Roberto Fico».
Sulla stessa linea il sindaco di Ospedaletto d’Alpinolo, Luigi Marciano:
«In sinergia con Mercogliano, con l’Abbazia, la Prefettura e tutti gli enti coinvolti stiamo valutando interventi urgenti e indifferibili. L’abbazia è attualmente isolata. Il timore è che possano verificarsi nuovi smottamenti: ciò imporrebbe eventuali evacuazioni, anche se al momento non ci sono i presupposti».
Segue con attenzione e speranza anche l’Abate di Montevergine, Riccardo Luca Guariglia:
«La situazione è drammatica, ma sono fiducioso. Fin dalle prime ore di oggi è stato istituito un tavolo di emergenza dalla Prefettura. Ringrazio il prefetto per la tempestività. L’obiettivo è ripristinare al più presto la strada, indispensabile non solo per la comunità benedettina, ma anche per i tanti pellegrini. Serve mettere in sicurezza e prevenire ulteriori rischi, perché la montagna è colpita dal dissesto idrogeologico, come tutta la nostra regione e gran parte d’Italia».


