Maxi operazione della Guardia di Finanza contro una presunta organizzazione criminale specializzata nella creazione di falsi crediti fiscali legati agli incentivi per l’efficientamento energetico. La Procura della Repubblica di Avellino ha emesso misure cautelari nei confronti di 14 persone: per quattro di loro è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per sette gli arresti domiciliari, mentre altri tre dovranno presentarsi periodicamente alla polizia giudiziaria e, per uno di essi, è scattato anche il divieto di esercitare la professione di commercialista per un anno.
Le accuse contestate, a vario titolo, sono pesanti: associazione per delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e riciclaggio di autovetture.
Le indagini, condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e Avellino, sono state avviate anche grazie a un’approfondita analisi del rischio svolta in collaborazione con il settore “Contrasto illeciti” dell’Agenzia delle Entrate.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il gruppo avrebbe generato in modo illecito crediti d’imposta per un valore di circa 1,7 miliardi di euro, attestando lavori mai eseguiti o interventi su immobili mai accatastati. Una parte di questi crediti – circa 13,7 milioni di euro – sarebbe stata già monetizzata e trasferita su conti correnti in Italia e all’estero.
Già il 22 marzo 2023, al termine della prima fase investigativa, era stato eseguito un sequestro preventivo d’urgenza – successivamente convalidato dal gip – di tutti i crediti considerati inesistenti e non ancora compensati o monetizzati.
L’operazione rappresenta uno dei più rilevanti interventi di contrasto alle frodi legate ai bonus edilizi, un fenomeno che negli ultimi anni ha generato allarme per le ingenti somme sottratte allo Stato attraverso meccanismi illeciti sofisticati e difficili da intercettare.