San martino, Narcotraffico in saldo: nonostante non fosse il Black Friday

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A San Martino Valle Caudina l’aria è cambiata: non quella della legalità, purtroppo, ma quella delle pene giudiziarie, che in Appello sembrano aver trovato la loro stagione degli sconti.
I giudici della Corte di Appello, infatti, hanno deciso di tagliare le condanne inflitte in primo grado alle persone coinvolte nella maxi-inchiesta sul narcotraffico riconducibile – secondo l’accusa – al clan Pagnozzi. Un gesto di clemenza che, visti i tempi, qualcuno potrebbe scambiare per una promozione natalizia anticipata.

In primo grado il conto era salato: quindici condanne e un’assoluzione, decise dal gup del Tribunale di Napoli, Maria Laura Ciollaro, al termine del rito abbreviato concesso a sedici imputati su venti. L’inchiesta della Dda e dei carabinieri in Valle Caudina aveva squadernato un menù non proprio da pranzo della domenica: tentata estorsione, associazione per traffico di droga, aggravanti mafiose, spaccio e detenzione. Insomma, la lista dei desideri di Babbo Natale… versione criminale.

Il caso era finito sotto i riflettori già il 4 dicembre 2023, quando erano scattate le misure cautelari che avevano portato il piccolo comune a fare capolino sui giornali per motivi tutt’altro che turistici. Da allora si attendeva il verdetto di secondo grado, arrivato con una limatura delle pene che ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli imputati e probabilmente qualche sospirone decisamente meno entusiasta a chi la Valle Caudina la vorrebbe ricordare per altro.

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