Allarme dei segretari generali della Fit Cisl Avellino, Codella, e della Ugl Part Avellino, Marotta, che denunciano il grave stallo che sta paralizzando il ciclo integrato dei rifiuti in Irpinia. Una situazione – sostengono – che mette a repentaglio sia la tenuta occupazionale sia il futuro sviluppo impiantistico della provincia.
Nel mirino dei sindacati finisce soprattutto il blocco dell’ampliamento dell’impianto di compostaggio di Teora, un intervento considerato strategico e finanziato dalla Regione Campania con circa 12 milioni di euro. L’opera permetterebbe di portare la capacità di trattamento dell’organico a 20mila tonnellate annue, garantendo l’autosufficienza provinciale e riducendo la dipendenza da impianti esterni.
«Siamo venuti a conoscenza – spiegano Cisl e Ugl – di un intervento dell’Ato Rifiuti Avellino che ha di fatto congelato l’investimento. È inaccettabile perdere fondi stanziati dal 2019 a causa di conflitti gestionali e lungaggini burocratiche. Se l’iter non sarà sbloccato subito, i costi di smaltimento continueranno ad aumentare e ricadranno sui cittadini».
La tensione cresce anche tra i lavoratori del settore, da mesi in attesa di chiarezza sul passaggio di IrpiniAmbiente sotto la gestione diretta dell’Ato, passaggio ancora incompleto e fonte di forte incertezza.
«I dipendenti sono pronti alla mobilitazione – tuonano i sindacati –. Non possiamo restare fermi mentre problemi interni agli enti, ritardi nell’acquisizione delle quote e mancata definizione del nuovo assetto rischiano di compromettere posti di lavoro e opere pubbliche essenziali per la provincia».


