Benevento, Salvini attacca la sinistra e rilancia su condono e autonomia

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Matteo Salvini arriva a Benevento di primo mattino e riempie la sala scelta per sostenere i candidati regionali della Lega, Luigi Barone e Teresa Ciarlo. Il leader del Carroccio si mostra in ottima forma dialettica e non evita alcuna domanda dei giornalisti, iniziando dall’analisi della sfida elettorale in Campania.

“La partita è bella e aperta – afferma il vicepremier –. La sinistra pensava di avere già vinto, ma il loro candidato non è credibile. Trovo tanti elettori che non sono della Lega o del centrodestra e che voteranno Cirielli o la Lega perché non si fidano di Fico. Gli affidereste le chiavi di casa o del negozio? Io no, e credo sia così per molti.”

Il discorso scivola poi sulla proposta di Cirielli di riaprire i termini di un vecchio condono, che Salvini condivide solo in parte. “Bisogna prima chiudere le milioni di pratiche già pendenti. Aprirne altre bloccherebbe tutto. Io dico: diamo sei mesi di tempo alle pubbliche amministrazioni per rispondere. Se non rispondono, è sì. In Italia ci sono almeno tre milioni di pratiche ferme da decenni: sbloccarle riporterebbe sul mercato altrettanti immobili.”

Altro tema centrale, l’autonomia differenziata, su cui la Lega mantiene una linea netta. “Con l’autonomia, in caso di disastri o alluvioni, il governatore potrebbe dichiarare lo stato di emergenza e intervenire immediatamente. Oggi bisogna passare per Roma, e servono mesi. Più poteri al territorio significa più rapidità.”

Salvini prosegue poi il suo tour nel Sannio con una tappa a San Marco dei Cavoti per verificare lo stato dei lavori sulla Fortorina, un intervento da 60 milioni seguito dal suo ministero. “Non sono qui per la campagna elettorale: da tre anni faccio sopralluoghi nei cantieri. In Campania oggi abbiamo opere aperte per 26 miliardi, un dato senza precedenti nella storia della Repubblica. Eppure qualcuno ancora chiede cosa c’entri la Lega ad Avellino o Benevento… Io mi domando cosa abbia fatto la sinistra in tutti questi anni.”

Sulla variante che visiterà dopo, il ministro sottolinea le difficoltà affrontate, tra dissesto idrogeologico e modifiche ai progetti, ma annuncia che l’avanzamento è all’82%. “Entro il prossimo anno i cittadini potranno percorrere quella strada”, conclude.

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