Avellino – Si è spento oggi, 19 novembre, all’età di 73 anni, Dario Bavaro, fondatore e presidente dell’associazione Irpinia 7x e storico direttore del Teatro Carlo Gesualdo di Avellino. Figura amatissima nel panorama culturale irpino, Bavaro lascia un vuoto profondo nel mondo dell’arte, dell’associazionismo e della comunità che lo ha conosciuto come uomo di pensiero, di silenzio, di bellezza e di raffinata gentilezza.
Nel dare l’annuncio della scomparsa, la sua associazione lo ha ricordato con parole cariche di affetto:
«Era un uomo di orizzonti e ci ha insegnato a guardare oltre ogni confine. Dobbiamo a lui le visioni nuove che ci hanno guidato in punta di piedi in questo mondo caotico. Avremmo voluto dirglielo ancora tante volte prima di dirgli addio». Parole che testimoniano il ruolo centrale che Bavaro ha avuto nella vita culturale di Avellino e provincia. Il legame con Cairano e la rinascita culturale del paese
Profondo era il rapporto che Bavaro aveva con Cairano, il più piccolo comune dell’Irpinia, dove aveva scelto di acquistare una casa e trascorrere lunghi periodi immerso in quel “tempo lento” che tanto amava. Proprio lì, insieme al regista Franco Dragone, aveva promosso la prima Masterclass dedicata ai mestieri dello spettacolo, contribuendo a un’autentica stagione di rinascita culturale.
Un affetto ricambiato:
«Oggi i 275 abitanti di Cairano piangono un amico speciale», ha dichiarato il vicesindaco Luigi D’Angelis. «Dario ha seminato amore e bellezza in ogni luogo e cuore di questo paese. Ci ha regalato speranza e cultura. La sua casetta, nel centro storico, è diventata nel tempo una piccola opera d’arte. Sapremo ricordarlo, perché il suo tributo d’amore resterà scolpito nel tempo» Ricordi e messaggi di affetto
Numerosi i messaggi sui social che celebrano la sua vita e il suo impegno.
«Che la terra ti sia lieve… porterai con te quel silenzio parlante e quel sorriso affabile che ti ha sempre contraddistinto», ha scritto Marco Mallardo. L’associazione InLocoMotivi lo ha ricordato così: «Con te va via una parte della nostra passione per l’Irpinia. Ti giunga il fischio del treno del paesaggio per il quale hai lottato per farlo tornare sulla Avellino–Rocchetta».
Commosso anche il ricordo di Rocio Badillo:
«Ci ha aperto le porte del mondo della bellezza con semplicità e genuina amicizia. Grande sognatore, ma capace di trasformare i sogni in realtà. Grazie, caro Dario». Un addio carico di gratitudine. Originario di Serra di Pratola, Bavaro è stato un punto di riferimento per l’intera Irpinia: promotore culturale, visionario, capace di unire persone, luoghi e idee. Il suo sguardo lieve ma penetrante continuerà a vivere nella memoria di chi ha condiviso con lui percorsi di arte, poesia e rinascita.


