La Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino compie un passo significativo verso un’assistenza sempre più centrata sulla famiglia: da oggi mamme e papà potranno accedere al reparto senza limitazioni orarie, 24 ore su 24. Un cambiamento organizzativo importante, che riconosce il ruolo essenziale della presenza dei genitori nel percorso di cura dei neonati prematuri, favorendone crescita, stabilità e benessere emotivo.
Il nuovo modello sarà presentato ufficialmente lunedì 17 novembre, alle ore 16, nell’aula magna della Città ospedaliera, in occasione della Giornata Mondiale della Prematurità 2025. Come ogni anno, l’appuntamento riunirà famiglie, professionisti e gli “ex prematuri” nati al Moscati, oggi bambini e ragazzi che tornano in ospedale per un momento di festa e condivisione.
Durante l’incontro, l’équipe dell’Unità Operativa di Neonatologia illustrerà anche due progetti che stanno arricchendo l’attività del reparto. Il primo è il percorso di musicoterapia, realizzato in collaborazione con il Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino: verranno condivisi i risultati della fase sperimentale dedicata ai piccoli pazienti della Tin, che mostrano benefici in termini di rilassamento, stabilità clinica e riduzione dello stress.
Il secondo riguarda proprio la nuova modalità organizzativa che permette ai genitori di stare accanto ai propri figli in qualsiasi momento della giornata, sostenendo un modello assistenziale che considera la famiglia parte integrante del percorso clinico. «La prematurità – spiega il direttore della Tin, Sabino Moschella – non è soltanto una sfida medica, ma anche emotiva. Il contatto continuo tra genitori e neonati, unito a iniziative come la musicoterapia, favorisce una migliore stabilità del bambino e riduce lo stress familiare».
La giornata si concluderà con un momento conviviale e con una sorpresa dedicata ai piccoli protagonisti, per celebrare il coraggio e la forza dei bambini nati prematuri e delle loro famiglie.