«La crisi che attraversa il comparto della componentistica automobilistica in Irpinia rappresenta una delle sfide più gravi per il nostro territorio», dichiara Gino Iannace, commentando le recenti notizie apparse sugli organi di stampa.
Negli ultimi anni, il settore ha subito un forte ridimensionamento, con centinaia di posti di lavoro persi e una drastica riduzione delle commesse produttive. «Le scelte industriali e strategiche – prosegue Iannace – vengono prese altrove, e l’Irpinia finisce per subirne le conseguenze senza avere voce in capitolo. È necessario un cambio di rotta: non possiamo restare spettatori di un declino annunciato».
Tra le possibili strade per un rilancio del tessuto produttivo, Iannace indica due direzioni prioritarie: la transizione verso la mobilità elettrica e lo sviluppo del settore aerospaziale. «La trazione elettrica – spiega – rappresenta il futuro della mobilità, ma nel nostro territorio non si è ancora fatto nulla per favorire la riconversione tecnologica delle imprese. Occorre accompagnare le aziende nella transizione verde, fornendo strumenti di formazione, incentivi e sostegno all’innovazione».
Altro ambito strategico è quello dell’aerospazio, già fortemente radicato in Campania. «La nostra regione ospita realtà d’eccellenza nel campo della componentistica aeronautica – aggiunge Iannace – e l’Irpinia può diventare parte attiva di questa filiera, grazie alle sue competenze industriali e tecniche».
La proposta è chiara: creare scuole, centri di ricerca e poli di sperimentazione dedicati alle nuove tecnologie, per costruire un ponte tra formazione, ricerca e produzione.
«Sono consapevole – conclude Iannace – che solo se sapremo inventarci il domani potremo garantire un futuro alle nuove generazioni e all’economia del nostro territorio».


