Un messaggio di speranza, coraggio e consapevolezza ha attraversato la Cattedrale di Benevento in occasione del Giubileo diocesano del mondo educativo, dove Arturo Mariani, motivatore, scrittore e calciatore della Nazionale italiana amputati, ha incontrato centinaia di studenti delle scuole sannite e delle università del territorio.
L’iniziativa, promossa dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose e dall’Istituto De La Salle, ha rappresentato un intenso momento di condivisione e riflessione sul valore della vita e sulla forza interiore necessaria per affrontare le difficoltà quotidiane.
«Come state?» — con questa semplice domanda, Arturo ha aperto il suo intervento, spiegando come le parole che scegliamo ogni giorno possano fare la differenza. Nato con una sola gamba, ha raccontato la propria storia fatta di sfide, ma anche di conquiste e gratitudine: «La mia famiglia ha scelto la vita e io ho scelto di affrontarla con fiducia e amore. Tutto dipende da come decidiamo di guardare alle difficoltà».
Nel suo racconto, Arturo ha ricordato che le limitazioni fisiche non devono mai diventare barriere: «Gioco a calcio, ho una famiglia, sogno e vivo pienamente. Non è ciò che ci manca a definirci, ma il modo in cui reagiamo».
Il suo invito ai ragazzi è stato chiaro: scegliere sempre un approccio positivo, affidandosi alla fede come guida nelle decisioni più importanti.
Al termine dell’incontro, monsignor Felice Accrocca ha sottolineato il valore del messaggio di Mariani: «Oggi più che mai c’è bisogno di parole che diano fiducia e che aiutino a rispondere, con sincerità e serenità, alla domanda più semplice e profonda: “Come state?”».


