È stato assolto con formula piena M.V., un uomo originario di Baiano, finito a processo con l’accusa di furto aggravato di energia elettrica. Secondo la pubblica accusa, l’imputato avrebbe manomesso il contatore al fine di alterare la registrazione dei consumi, procurandosi così un indebito vantaggio economico per diversi mesi.
La Procura contestava inoltre le aggravanti di aver utilizzato violenza sulle cose e di aver commesso il reato ai danni di un servizio pubblico, circostanze che avrebbero potuto comportare una condanna fino a dieci anni di reclusione e una multa fino a 1.549 euro.
Durante il dibattimento, la difesa, rappresentata dall’avvocato Michele Florimo, ha però smontato punto per punto le accuse, dimostrando l’assenza di prove concrete che potessero collegare l’imputato alla manomissione del dispositivo di misurazione. Al termine dell’arringa, il legale ha chiesto l’assoluzione del proprio assistito, richiesta accolta dal giudice monocratico del Tribunale di Avellino, Guglielmo Scarlato, che ha pronunciato sentenza assolutoria nonostante la richiesta di condanna avanzata dal pubblico ministero.
Le motivazioni della decisione saranno rese note entro sessanta giorni.


