Prende ufficialmente il via “Se una notte in Irpinia un viaggiatore”, seconda edizione del progetto culturale che intende riscrivere la mappa del territorio irpino attraverso la creatività e la partecipazione. La prima tappa è fissata a Sorbo Serpico, dal 24 al 26 ottobre, con la Festa dei Serpenti, evento che si intreccia con la tradizionale celebrazione della castagna DOP locale.
L’iniziativa, finanziata nell’ambito dell’Accordo per la coesione della Regione Campania (delibera CIPESS n.70/2024), si ispira al celebre romanzo di Italo Calvino “Se una notte d’inverno un viaggiatore”. Come nel libro, anche in questo progetto ogni luogo diventa un capitolo sospeso, un frammento di racconto che si apre alla scoperta. Sei comuni irpini saranno i protagonisti di un percorso di rigenerazione culturale, che trasforma spazi pubblici e angoli dimenticati in palcoscenici di arte, musica e narrazione.
A Sorbo Serpico, il centro storico di via Umberto I si trasformerà in un teatro a cielo aperto grazie a un programma curato da Elementi:
- Giovedì 24 ottobre (ore 19:00): Raiz, Nivira e Greta;
- Venerdì 25 ottobre (ore 19:00): Makardia e Anrì;
- Sabato 26 ottobre (dalle ore 12:00): Galera de Rua e Buglione World Selecta.
La manifestazione intreccia tradizione e innovazione, facendo dialogare l’identità rurale con la sperimentazione artistica contemporanea. Anche il nome del paese, Sorbo Serpico, diventa simbolo di questa doppia anima: il “Sorbo”, albero tipico dell’area mediterranea, e “Serpico”, forse derivato dal latino Serpicus o da serpeus, rimandano alla storia e al mito locale legato a un antico culto di Serapide.
Con “Se una notte in Irpinia un viaggiatore”, l’Irpinia si racconta attraverso la musica, i tarocchi reinterpretati in chiave artistica, e un nuovo modo di vivere i luoghi comuni, trasformandoli in spazi condivisi di cultura e comunità.