A circa un mese e mezzo dalla presentazione del libro Segni particolari: Eroi senza gloria, edito da Urbone Publishing, mai io e l’Editore Gianluca Iuorio avremmo pensato di vendere così tante copie, sapendo che nei piccoli centri, spesso, in un anno se ne vendono solo poche decine.
Questo volume, che non giudica nessuno, è composto da 26 articoli – tasselli colorati di un unico mosaico – in parte già pubblicati, in parte inediti, apparsi sulle pagine culturali di quotidiani e riviste come sul Quotidiano del Sud di Avellino e Potenza, il Corriere dell’Irpinia, Emme 24, Pescopagano Collezione Ricordi, santandreadiconza.com, e altri.
Attraverso riflessioni, memorie e racconti, il libro ricostruisce le antiche e profonde relazioni che, nel corso dei secoli, hanno intrecciato le vite delle comunità di Sant’Andrea di Conza e dintorni con quelle delle aree interne del Sud, dell’Italia e del mondo.
Il racconto si sviluppa lungo un arco temporale che va dal 1° agosto 2018 – con la lettera inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – fino a luglio 2024, quando il Governo Meloni sanciva la fine giuridica della pandemia, il Comune di Sant’Andrea di Conza pubblicava la manifestazione d’interesse per la candidatura a “Capitale italiana della Cultura 2027”.
Eroi senza gloria è la storia di una “Città” che custodisce, nelle sue viscere, il cuore oscuro dei propri misteri: una comunità che nei secoli ha convissuto e condiviso la propria storia con monaci francescani, teatini, domenicani, gesuiti, seminaristi e artisti; con comunità cristiane, ebraiche, evangeliche; con vescovi, cardinali, nobili, poeti, santi e rivoluzionari.
Un luogo che, già secoli fa, era una capitale della cultura umanista, illuminista e romantica, giuridica e scientifica. Non a caso nel 1875, Francesco De Sanctis, definì Sant’Andrea “Napolicchio”.
È anche la storia di una comunità che cresce cercando di dimenticare il proprio passato, dichiarandosi erede di niente e di nessuno. Ma quel passato – inciso nelle pietre, nelle architetture, nelle chiese, negli archivi, nelle strade antiche, nei suoi fantasmi – riaffiora sempre, perché fa parte dell’identità stessa del luogo.
Il libro raccoglie storie vere, frammenti di vita quotidiana e di grandi eventi, racconti di persone comuni e di intere comunità che, nelle difficoltà delle aree interne, hanno continuato a vivere, amare, lavorare, accogliendo chi arrivava da mondi lontani, senza pregiudizi.
Tra queste pagine trovano spazio figure che si sono distinte per coraggio, solidarietà e impegno civile: i sindaci D’Angola e Carnevale, l’ex sindaco Antonio Vespucci, Giorgio Angelo Gabriele, Don Donato Cassese, Pietro Vigorito, Pietro Iannuzzelli, Sofia, e Lilli, Davide Maraffino e Lucia Cristiano, Francesco e Peppino Iannicelli, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le popolazioni delle aree interne e tanti altri.
Persone che, con le loro azioni nel sociale, nella cooperazione, nella cultura e nella tutela dell’ambiente, hanno rappresentato un esempio di altruismo e di alta moralità, soprattutto durante il difficile periodo della pandemia.
In un Sud complesso, contraddittorio e spesso abbandonato, questi uomini e donne – restando, lottando e credendo – sono diventati, senza volerlo, un unico cuore, una sola anima: eroi senza gloria.
Un patrimonio umano e morale da preservare e tramandare come simbolo di speranza e di coraggio per le generazioni future affinché ricordino che nulla è impossibile per chi crede e lotta con fede e determinazione.


