La vicenda ha avuto un risvolto formale questa domenica, quando la salma di Antonio T., 28 anni, originario di Montefredane, è stata “liberata” — ossia riconsegnata all’autorità giudiziaria — dopo le necessarie verifiche esterne. Le indagini, coordinate dalla Procura competente, avevano previsto una visita esterna sul corpo, prima che si procedesse al rilascio per le esequie.
Antonio era stato trovato privo di vita sotto il cavalcavia dell’Ofantina, nel territorio amministrativo di Salza Irpina. La scoperta era avvenuta dopo ore di ricerche, che avevano mobilitato squadre di soccorso, Vigili del Fuoco e tecnici del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico). È stato anche impiegato un elicottero del 118 proveniente da Napoli per fornire supporto aereo nelle operazioni di ricerca e recupero.
Il sindaco di Montefredane, Ciro Aquino, ha espresso profondo sconcerto per l’accaduto e la vicinanza alla famiglia: «Una tragedia che ci ha colti tutti di sorpresa. Antonio era un ragazzo brillante, intelligente, ricco di qualità…» ha dichiarato, ricordando il suo legame con il paese, il Castello e la piazza locale.
I funerali di Antonio sono stati fissati per martedì e saranno celebrati nel paese natio, Montefredane. Si prevede una grande partecipazione da parte della comunità locale, scossa e addolorata da questa drammatica notizia.
La notizia del recupero e del rilascio della salma, unitamente alla funzione funebre già programmata, rappresenta un momento significativo nel percorso del caso: con la restituzione del corpo, la famiglia potrà celebrare l’estremo saluto al loro caro, mentre le indagini procederanno nel tentativo di chiarire ogni elemento rimasto ancora oscuro.


