Si chiude ufficialmente la collaborazione tra il Comune di Benevento e l’Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo (ANGSA Campania) per la gestione dell’ex Casa Bruno, nel quartiere Triggio. Con una determina dirigenziale firmata oggi, è stata approvata la risoluzione consensuale del contratto stipulato nel dicembre 2021.
La decisione arriva dopo anni di criticità e segnalazioni da parte dell’associazione, che fin dai primi giorni di consegna dell’immobile – avvenuta il 29 dicembre 2021 – aveva denunciato gravi problemi strutturali e igienico-sanitari: infiltrazioni, muffe, distacco di intonaco, malfunzionamenti degli impianti e la presenza di escrementi e nidi di piccioni nel sottotetto.
Nonostante la disponibilità di ANGSA a farsi carico, a proprie spese, di alcuni interventi di bonifica e manutenzione, il Comune non è mai riuscito a garantire le opere straordinarie necessarie. Le risorse previste nei bilanci pluriennali, infatti, non hanno mai trovato copertura.
Nel frattempo, l’impossibilità di utilizzare l’immobile ha portato l’associazione, nell’aprile scorso, a chiedere la risoluzione del contratto per mutuo consenso, ritenendo compromesso il progetto originario dedicato alle persone con autismo.
Il Comune ha accolto la richiesta, anche per evitare un contenzioso, approvando uno schema di accordo che esclude reciproche pretese economiche.
Intanto, sull’ex Casa Bruno si apre una nuova prospettiva: la Direzione Regionale Musei Nazionali della Campania ha manifestato interesse per l’immobile, proponendone il riuso per finalità didattiche e culturali. Un possibile rilancio per uno spazio che, per anni, è rimasto inutilizzato ma che potrebbe ora tornare a nuova vita.


