Il sindacato Con.Si.Pe. ha denunciato gravi criticità strutturali e organizzative che emergono nel carcere “Antimo Graziano” di Bellizzi Irpino. La segnalazione è arrivata ieri, a seguito di una visita della delegazione che ha coinvolto il vicepresidente Luigi Castaldo, il segretario regionale Tommaso De Lia e i vice segretari regionali Giuseppe Calzo e Giuseppe Dello Iacono. L’obiettivo dell’ispezione era verificare le condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria, nonché la sicurezza del carcere stesso.
La denuncia evidenzia in primis la carenza di personale: il personale in servizio è insufficiente a supportare le attività necessarie, anche considerato che nelle prossime settimane sono previsti trasferimenti di cinquanta unità. Tuttavia, tali rinforzi sono considerati da Con.Si.Pe. solo parzialmente utili, poiché serviranno soprattutto a colmare pensionamenti e distacchi di agenti, e non comporteranno un reale incremento dell’organico operativo.
Altro problema segnalato riguarda l’infermeria centrale, unica struttura sanitaria presente all’interno del carcere, che versa in condizioni fatiscenti. In modo specifico, è emerso che non vi è disponibilità d’acqua nelle ore serali e durante la notte, rendendo problematiche le prestazioni sanitarie fuori dalle normali fasce diurne. Un’ulteriore criticità riguarda il transito impiegato per la movimentazione sia del personale che dei detenuti. Si afferma che tale spazio è strutturalmente inadeguato, e necessita di una rimodulazione funzionale e logistica per garantire “maggiore sicurezza ed efficienza operativa”.
In conclusione, il sindacato ribadisce la sua piena disponibilità a collaborare con l’amministrazione penitenziaria, ma chiede che le azioni previste siano accompagnate da effetti reali: non solo coprire buchi temporanei o amministrativi, ma assicurare effettivamente la sicurezza del personale, le condizioni dignitose per detenuti e operatori, e il funzionamento delle strutture essenziali, come l’infermeria, anche nelle ore notturne.


