Gianluca Festa si riprende la scena e sorprende tutti. L’ex sindaco di Avellino, in un solo colpo, annuncia di voler rinunciare all’udienza preliminare nell’ambito dell’inchiesta “Dolce Vita” e tornare a fare politica candidandosi alle prossime elezioni regionali.
Con questa mossa, Festa abbandona la possibilità di usufruire dei riti abbreviati o del patteggiamento – percorsi che, in caso di condanna, possono comportare una riduzione della pena – e opta per affrontare direttamente il processo. Un atto simbolico che se da un lato dimostra fiducia nella propria innocenza, dall’altro preclude la strada dell’archiviazione nella fase preliminare, imponendo un confronto giudiziario pieno e diretto.
Parallelamente all’aspetto giudiziario, Festa conferma ufficialmente il suo ritorno in politica. E lo fa il giorno dopo il confronto con Edmondo Cirielli – viceministro e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania – con il quale ha raggiunto un accordo per essere inserito proprio nella “lista del presidente”.
Atteso, nei prossimi giorni, un video di Festa attraverso il quale l’ex sindaco di Avellino si rivolgerà agli avellinesi per spiegare le ragioni della sua scelta di andare a processo subito. Il video, già registrato, durerà circa due minuti e conterrà affermazioni del tipo “affronterò il procedimento guardando in faccia chi accusa” e “voglio chiarire cosa è realmente accaduto”. Con questo gesto, l’ex sindaco si misura su due fronti contemporaneamente. Da un lato quello giudiziario: un processo che promette di essere complesso e lungo, con accuse gravi da affrontare. Dall’altro il fronte elettorale: il 23 e 24 novembre i cittadini campani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo governo regionale. Per Festa, la scommessa è duplice: riconquistare credibilità e consenso pubblico, e ritornare protagonista sulla scena politica irpina.


