È stato fissato per il 26 gennaio 2026 l’inizio del processo noto come “Dolce Vita”, che vede tra gli imputati Gianluca Festa, ex sindaco di Avellino. La data è stata stabilita a seguito della richiesta avanzata dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Luigi Petrillo, di procedere con il giudizio immediato, evitando così l’udienza preliminare. Una decisione che, come sottolineato dallo stesso legale in una nota ufficiale, è stata accolta dal Tribunale di Avellino e mira a consentire un percorso processuale più diretto e trasparente.
L’avvocato Petrillo ha spiegato che la scelta del rito immediato è stata dettata dalla volontà dell’ex primo cittadino di affrontare l’accusa “senza ulteriori filtri”, portando i fatti direttamente davanti ai giudici e all’opinione pubblica. “Festa desidera che la comunità avellinese possa conoscere ogni dettaglio della vicenda giudiziaria – ha dichiarato il legale – ascoltando le testimonianze, le ricostruzioni degli inquirenti e le parole del proprio assistito, in un contraddittorio pubblico e trasparente”.
Nella stessa comunicazione, Petrillo ha inoltre ricordato che una parte delle contestazioni mosse a Festa è già stata ridimensionata dalla Suprema Corte di Cassazione, segno – secondo la difesa – di una possibile rivalutazione complessiva delle accuse. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto l’avvocato – è dimostrare che l’operato amministrativo e politico del sindaco non solo è stato corretto, ma ha sempre avuto come unico fine l’interesse della città di Avellino”.
L’appuntamento in Tribunale segna così l’avvio di una nuova fase per una vicenda giudiziaria che, negli ultimi mesi, ha avuto grande eco pubblica e che ora approda finalmente al vaglio diretto dei giudici.


