Avellino, droga scoperta in infermeria carceraria

Sappe: "Ennesima dimostrazione della professionalità del personale di polizia penitenziaria"

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Durante un’ispezione ordinaria eseguita presso la sezione infermeria centrale del carcere di Avellino, il personale della Polizia Penitenziaria ha scoperto una quantità di sostanza stupefacente abilmente nascosta all’interno di una plafoniera in una stanza dismessa. L’operazione, condotta con grande attenzione e professionalità, ha permesso di individuare e sottoporre a sequestro la droga, bloccando sul nascere eventuali tentativi di diffusione interna alla struttura carceraria. Marianna Argenio, vicesegretaria regionale della Campania per il Sappe (sindacato della polizia penitenziaria), ha lodato l’efficacia dell’intervento, evidenziando come l’attenzione del personale abbia impedito che l’illecito si estendesse.

Il Sappe ha colto l’occasione per ribadire l’importanza strategica della presenza di infermerie all’interno dei singoli reparti, proponendo di far sì che ogni movimento al di fuori del reparto sanitario centrale sia ridotto, così da limitare la facilitazione di traffici proibiti all’interno delle strutture penitenziarie. Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha sottolineato che la Polizia Penitenziaria si trova quotidianamente a contrastare un fenomeno crescente: l’introduzione e lo scambio interno di sostanze illecite contravvengono gravemente alla sicurezza dell’istituto. Ha inoltre ribadito l’urgenza di investire nella formazione del personale e nell’intelligence interna, così da prevenire nuove intrusioni illecite.

Capece ha posto l’accento anche su una criticità diffusa: l’elevata percentuale di detenuti con problemi di tossicodipendenza. Secondo il Sappe, il ricorso esclusivo a trattamenti carcerari non è sufficiente; occorrerebbe favorire l’accesso a comunità terapeutiche dove il costo e l’efficacia del recupero risultano più sostenibili rispetto al ricovero in detenzione. In conclusione, il ritrovamento di droga nell’infermeria del carcere di Avellino mette in luce la necessità di rafforzare i sistemi di controllo interni e di implementare strategie preventive con l’obiettivo di garantire la sicurezza degli ambienti penitenziari e tutelare sia i detenuti sia il personale impegnato nell’esecuzione della pena.

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