Clemente Mastella, leader di Noi di Centro e sindaco di Benevento, commenta l’esito delle elezioni regionali in Calabria, che hanno visto la netta vittoria del candidato di Forza Italia, Roberto Occhiuto, a scapito del “campo largo” formato da Pd e Movimento 5 Stelle.
“Il risultato calabrese – ha dichiarato Mastella – è un altro campanello d’allarme. Questo cosiddetto campo largo così concepito non attrae. Rispetto alle Marche, questa volta si è perso anche con un candidato di diretta espressione dei 5 Stelle, sfatando un altro falso mito”.
Secondo l’ex ministro, il problema risiede nella mancanza di una connessione reale con l’elettorato, che non può essere colmata da fattori emozionali legati a temi internazionali come la guerra a Gaza. “È incredibile – aggiunge – come alcuni leader, ormai scollegati dalla realtà, immaginino contendibili regioni dove si è perso con un distacco netto. Serve più realismo”.
Mastella sottolinea che l’assenza di una componente centrista all’interno della coalizione progressista sta penalizzando fortemente il centrosinistra: “Più la coalizione si sbilancia verso il radicalismo di sinistra, più si allontanano gli elettori moderati. È successo nelle Marche e ora in Calabria. Le aree centrali sono decisive per vincere”.
Il leader centrista guarda con preoccupazione anche alla Campania, dove teme che gli stessi errori possano compromettere la partita regionale: “Il giustizialismo etico, i veti su chi ha radicamento vero, la disputa continua tra Fico e De Luca, le divisioni su identità e simboli, il fuoco amico sui territori… Se si persevera in questi errori, si rischia di sprecare il vantaggio accumulato e di mettere a rischio la vittoria”.
Mastella invita quindi a una correzione di rotta immediata: “Prima che sia tardi, serve un cambio di passo netto. Il paradosso è che proprio chi è nato sull’onda del cambiamento ora fatica a interpretarlo. Da una parte c’è la concretezza, dall’altra la fumisteria: così non va”.