Sarà una giornata cruciale per l’inchiesta sull’efferato delitto che ha sconvolto Paupisi e l’intera provincia di Benevento. Salvatore Ocone, 58 anni, comparirà domani mattina davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Campobasso per l’udienza di convalida del fermo. L’uomo è accusato di duplice omicidio aggravato per aver tolto la vita alla moglie Elisa, 49 anni, e al figlio Cosimo, 15 anni, e di tentato omicidio nei confronti della figlia Antonia, 17 anni, ancora ricoverata in condizioni gravissime.
Ocone, difeso dall’avvocato Giovanni Santoro, potrà decidere se rispondere alle domande del giudice o avvalersi della facoltà di non rispondere. L’esito dell’udienza determinerà il futuro immediato dell’indagato: il giudice dovrà valutare se sussistono i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari per mantenere la custodia in carcere.
Parallelamente, nella giornata di oggi sono stati disposti gli accertamenti autoptici sui corpi delle vittime. L’autopsia su Elisa sarà eseguita presso l’obitorio dell’ospedale di Benevento dal medico legale Francesco La Sala, su incarico del sostituto procuratore Chiara Maria Marcaccio. Per quanto riguarda il giovane Cosimo, l’esame sarà effettuato presso il medico legale del Tribunale di Campobasso, su disposizione della Procura molisana, che coordina parte delle indagini.
L’obiettivo delle autopsie è chiarire le modalità della morte di madre e figlio, la dinamica dell’aggressione e le eventuali differenze temporali tra i due omicidi, elementi che potranno essere determinanti per definire il quadro accusatorio. Secondo quanto emerso finora, la tragedia si sarebbe consumata all’interno delle mura domestiche, in un contesto di tensioni familiari ancora tutto da ricostruire.
Intanto, resta gravissima la situazione di Antonia, la figlia diciassettenne colpita anch’essa durante l’aggressione. La giovane è ricoverata presso il Neuromed di Pozzilli, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico e si trova ora in coma farmacologico. Le sue condizioni sono stabili ma critiche, e la prognosi rimane riservata.
Il caso ha scosso profondamente l’opinione pubblica e l’intera comunità di Paupisi, che continua a chiedersi come una tragedia simile abbia potuto consumarsi all’interno di una famiglia apparentemente normale. Numerosi sono i messaggi di cordoglio e vicinanza giunti alla comunità e ai parenti delle vittime, mentre si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà verso la giovane Antonia.Le indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento, coordinate dalle procure competenti, proseguono per ricostruire nel dettaglio la sequenza dei fatti e individuare un movente preciso. Gli inquirenti non escludono che dietro il gesto ci possano essere motivazioni di natura familiare o psicologica, ma solo gli sviluppi delle indagini potranno fare chiarezza.
La decisione del Gip rappresenterà un passaggio fondamentale nel percorso giudiziario del caso. In attesa dell’udienza, l’intera comunità resta con il fiato sospeso, nella speranza che la giustizia possa fare luce su uno dei delitti familiari più sconvolgenti degli ultimi anni in provincia di Benevento.


