A Sturno, piccolo borgo dell’Irpinia, si è svolta una cerimonia straordinaria in onore di Lucia Laura Sangenito, affettuosamente conosciuta come Zì Laurina. Con i suoi 116 anni, è la donna più longeva d’Italia e d’Europa. Durante la processione in onore di San Michele Arcangelo, Zì Laurina ha voluto salutare l’effige del Santo patrono, che ha fatto tappa davanti alla sua casa. Il corteo religioso è stato guidato dal sindaco Vito Di Leo e dal parroco don Alberico Grella, insieme ad altri rappresentanti delle istituzioni locali. Al passaggio della statua, il sindaco e gli altri partecipanti si sono inchinati in segno di rispetto e ammirazione per la signora.
Il sindaco Di Leo ha sottolineato: «Zì Laurina è un esempio per tutti noi: amante della famiglia, custode delle tradizioni autentiche e genuine». Don Alberico Grella ha aggiunto: «Alla sua età, ha voluto salutare il suo Santo, affidandogli preghiere e richieste. I ragazzi dovrebbero prendere esempio da lei». La vita di Zì Laurina è stata segnata da sacrifici e dedizione alla famiglia. Ha trascorso gli anni più belli della sua giovinezza nella pietraia di Frigento, lavorando duramente per allevare i figli insieme al marito. La sua longevità è attribuita a una vita sana e ricca di amore familiare.
La comunità di Sturno ha accolto con gioia e orgoglio la presenza di Zì Laurina alla cerimonia, riconoscendo in lei un simbolo di forza, resilienza e amore per la vita. La sua storia è un esempio di come l’amore per la famiglia e le tradizioni possano contribuire a una vita lunga e piena di significato.