Ad Avellino si fa sentire forte il richiamo della prevenzione: torna la Camminata Rosa, evento simbolico che ogni anno mette in marcia migliaia di persone con un messaggio comune: niente può sostituire i controlli precoci contro i tumori. L’edizione 2025 della camminata sarà la sua undicesima, e ancora una volta vuole ribadire che prevenire salva vite.
L’iniziativa, promossa dal senologo Carlo Iannace insieme alle associazioni locali “The Power of the Pink”, alle istituzioni sanitarie come l’ASL e l’Ospedale Moscati, è presentata come un momento di forte condivisione, ma anche di presa di coscienza: i tassi di adesione agli screening oncologici stanno crescendo, ma restano ancora indietro rispetto a quanto sarebbe necessario per un’efficace azione preventiva.
Con lo slogan “Fu Cancer”, la manifestazione invita tutti — donne, uomini, volontari — a partecipare attivamente non solo nella giornata della marcia, ma nel cambiamento culturale che serve prima di tutto. Il 14 settembre, la partenza avverrà da Mercogliano con arrivo al Duomo di Avellino. Un percorso che intende unire simbolismo, partecipazione e concretezza: solidarietà, informazione, prevenzione.
Durante la conferenza stampa di presentazione, Iannace ha evidenziato che la prevenzione oncologica non è un optional, ma una necessità urgente. Perché di tumori si può morire, ma se scoperti in tempo le possibilità di cura aumentano moltissimo. E questo è valido per tutti: non solo per le donne, spesso (giustamente) al centro della lotta contro il tumore al seno, ma anche per gli uomini, che non vanno dimenticati.
Le amministrazioni locali hanno dato il loro apporto: la sanità territoriale mette a disposizione percorsi e screening gratuiti, strutture e professionalità che possono fare la differenza. Ma c’è bisogno della responsabilità di ognuno, del singolo che decide di prendersi cura di sé. Partecipare alla Camminata Rosa significa anche questo: riconoscere il valore e il dovere che abbiamo verso la salute.
Anche le istituzioni hanno ribadito l’importanza di sostenere concretamente queste iniziative. La marcia non è solo un evento simbolico o un momento di visibilità, ma un’occasione per rafforzare il sistema di prevenzione, per costruire rete tra comunità, medici, volontari e istituzioni. Un tessuto solidale che nei momenti difficili fa la differenza.
La Camminata Rosa si conferma dunque come un momento centrale nel calendario dell’Irpinia, non solo per chi è direttamente toccato dalla malattia, ma per tutta la comunità. Perché prevenire non è soltanto un’azione personale: è un impegno pubblico, è solidarietà, è speranza che si cammina insieme.


